Che cosa hanno in comune una meticcia affetta da displasia del gomito e una Cavalier King con un’ ernia cervicale? Entrambe sono state trattate con successo con la Laserterapia MLS®. Ad aver applicato loro la terapia, prescritta dallo staff di veterinari dell' Ospedale veterinario di Cles (Tn) e della clinica Centro-Storico di Bolzano che si occupano di animali da compagnia e esotici, è Patrik Romagna, tecnico veterinario laureato in scienze e tecnologie animali. «Uso con frequenza MLS® nella mia attività quotidiana – spiega Romagna – perché è ben tollerata dagli animali, pratica, potendo essere facilmente trasportata o spostata anche durante la terapia, permette in molte casistiche di non utilizzare i farmaci e, soprattutto, è efficace nel trattare un ampio ed eterogeneo gruppo di patologie».
Nome e cognome: Patrik Romagna
Città: Bolzano
Si occupa di: Piccoli animali
D. Tra i vari casi in cui si è avvalso di MLS® ce ne sono alcuni, in particolare, in cui la terapia si è dimostrata risolutiva?
R. La casistica sarebbe ampia. Dovendo scegliere, la Laserterapia MLS® è risultata estremamente efficace nel trattare una meticcia di 5 anni affetta da displasia del gomito. Sottoposta ad un ciclo di 8 sedute per una marcata zoppia agli arti anteriori, già dopo le prime sedute camminava molto meglio ed era più attiva. Terminate le applicazioni il cane era tornato a giocare e correre in modo fluido senza zoppicare. Significativo è anche il caso di una Cavalier King affetta da un’ernia cervicale che la portava a lamentarsi, essere poco propensa al movimento, dormire poco e piangere spesso. Trattandola con un ciclo di 8 sedute di MLS® e successivamente con 1 seduta al mese di mantenimento non solo ha smesso di lamentarsi, ma dorme anche serenamente ed è molto più attiva. Nel suo caso MLS® ci ha permesso di evitare la chirurgia.
D. Un valore aggiunto per il benessere dell’animale...
R. Indubbiamente. Oltre ad essere una delle motivazioni che ci hanno spinta ad adottarla, insieme alla possibilità di ampliare ulteriormente il nostro servizio in ambito ortopedico e dermatologico. A far pendere l’ago della bilancia nell’acquisto sono inoltre stati la sua facilità d’utilizzo, la rapidità di applicazione, la maneggevolezza del dispositivo Mphi Vet e, non ultimo, l’opportunità che offre al proprietario di assistere alla terapia.
D. Capitolo proprietari: quando viene proposto di utilizzare la terapia per curare il loro animale come reagiscono?
R. E’ indubbio che nella fase iniziale molti proprietari siano scettici e diffidenti ma, dopo alcune sedute, vedendo il loro animale stare meglio, si rinfrancano e convincono dell'efficacia del trattamento.
D. A rassicurarli sarà anche la reazione degli animali alla terapia. Come la recepiscono i piccoli animali e le specie esotiche di cui lei si occupa?
R. La maggior parte degli animali tollerano benissimo la terapia. Quelli naturalmente più irrequieti hanno qualche difficoltà iniziale, ma dopo le prime sedute e con un pò di pazienza si calmano e la accettano.
D. La possibilità di “movimento” del dispositivo Mphi Vet in questi casi aiuta?
R. Moltissimo perché ci offre la possibilità di “seguirli” senza limitarli troppo. Un ulteriore punto di forza sono i protocolli che mette a disposizione. Personalmente uso molto quelli con focus artrosi, infiammazione cronica e acuta.
D. In termini di miglioramento, lavorando spesso con il dispositivo, ha qualche segnalazione?
R. L'unica modifica che mi sentirei di consigliare riguarda il manipolo per renderlo più comodo da utilizzare in quelle zone dove è difficile arrivare: penso, ad esempio, all’interno del ginocchio o del gomito. Diminuendo la sua lunghezza o rendendolo molto più flessibile la terapia sarebbe agevolata in quei soggetti che non cambiano volentieri posizione perché stanno sempre seduti o in posizione sfinge.