Negli ultimi anni, la fotobiomodulazione (PBM) è diventata sempre più rilevante in ambito veterinario, dimostrando benefici significativi anche nella guarigione delle ferite cutanee. Tuttavia, il suo utilizzo negli uccelli è stato finora poco documentato. Una nuova ricerca ha testato per la prima volta l'efficacia della tecnologia brevettata Multiwave Locked System (MLS®), attraverso l’uso del dispositivo M-VET nel trattamento di ferite cutanee in tre specie di uccelli: un falco pellegrino (Falco peregrinus), una civetta (Tyto alba) e un Inseparabile facciarosa (Agapornis roseicollis).
I risultati? Molto promettenti. Il laser MLS® si è rivelato un'opzione terapeutica efficace e non invasiva, accelerando la guarigione delle ferite e migliorando il benessere dei pazienti.
Cosa è la Fotobiomodulazione e come funziona?
La fotobiomodulazione (PBM) è una terapia che utilizza la luce nel range del rosso e del vicino infrarosso (NIR) per stimolare processi biologici nelle cellule. Questo meccanismo si basa sull'assorbimento della luce da parte della citocromo c ossidasi mitocondriale, favorendo:
- La produzione di ATP, l’energia cellulare
- La modulazione dello stress ossidativo
- L’incremento della sintesi di fattori di crescita
- L’azione antinfiammatoria e rigenerativa
Nel caso degli uccelli, il derma molto sottile e la particolare fisiologia impongono parametri di trattamento adattati, con dosaggi e intensità specifiche.
Lo studio: tre casi di successo con il laser MLS®
Caso 1: Falco Pellegrino
Un giovane falco pellegrino presentava ferite cutanee croniche sulle zampe, probabilmente causate da attrezzature inadeguate (jesses troppo larghi e anello chiuso). Dopo trattamenti topici e antibiotici con miglioramenti limitati, è stato introdotto il protocollo di Laserterapia MLS® con M-VET (utilizzato in tutti e tre i casi):
- 3 sessioni ogni 72 ore nella prima settimana con il protocollo “ferita contaminata”
- 2 sessioni ogni 72 ore nella seconda settimana con il protocollo “ferita contaminata”
- 1 sessione finale dopo 96 ore con il protocollo “ferita”
Risultato: La guarigione è stata accelerata, con una completa risoluzione della lesione più lieve e un netto miglioramento di quella più grave, che si è chiusa completamente dopo pochi giorni dalla fine del trattamento.
Caso 2: Civetta
Una civetta presentava una ferita al tarso metatarso destro, sviluppatasi dopo l’applicazione di un jess. Nonostante trattamenti con meloxicam e disinfettanti, la lesione persisteva.
Risultato: Dopo il trattamento con MLS®, la ferita ha mostrato un miglioramento evidente già dopo la prima settimana, con una riduzione dell'ulcerazione e della secrezione purulenta. Dopo la sesta sessione, la pelle era completamente guarita.
Caso 3: Inseparabile Facciarosa
Un Agapornis roseicollis soffriva di plumofagia e lesioni cutanee croniche alla spalla e all’ala destra. Vari trattamenti topici e antibiotici avevano portato a risultati modesti.
Risultato: Dopo una settimana di MLS®, la lesione sull’ala mostrava miglioramenti significativi. Alla sesta sessione, la pelle era completamente rigenerata.
Perché il Laser MLS® è rivoluzionario?
L’utilizzo della tecnologia MLS® attraverso il dispositivo M-VET ha dimostrato:
✔ Riduzione dell’infiammazione grazie alla modulazione delle citochine pro-infiammatorie (IL-1β, IL-18)
✔ Aumento del metabolismo cellulare, stimolando la riparazione tissutale
✔ Miglioramento del turnover della matrice extracellulare, essenziale per la ristrutturazione della pelle
✔ Elevata tollerabilità negli uccelli, senza effetti collaterali osservati
Conclusioni
Questa ricerca rappresenta un punto di svolta nella medicina aviaria: la Laserterapia MLS® potrebbe diventare una terapia standard per il trattamento delle ferite negli uccelli, riducendo tempi di guarigione e migliorando il benessere degli animali.
Prossimi passi? Studi più ampi per confermare i benefici osservati e perfezionare i protocolli di trattamento.
Use of Multiwave Locked System (MLS®) as an Adjuvant Therapy for the Management of Skin Wound Healing in Birds: A Case Series
V. Gismondi, F. Gesuete, L. Crosta, G. Zanna
Anicura-Istituto Veterinario di Novara
Journal of Zoological Research | Volume 7, Issue 1, 2025